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Studio Legale a Dubai e Abu Dhabi

La prima sentenza del Tribunale specializzato di Dubai dà ragione all'acquirente finale

30.03.2009


La prima sentenza emessa dalla sezione specializzata in diritto immobiliare del Tribunale di Dubai, creata nell'agosto 2008, rappresenta un importante punto a favore degli acquirenti e aumenterà sicuramente la confidenza nel sistema da parte degli operatori del settore immobiliare.
Il presidente della Corte, Giudice Omar Mira, ha infatti deciso che la società di costruzioni Mizin, posseduta dalla società Tatweer di proprietà del Governo, debba restituire 7,4 milioni di Dirham (circa 2 milioni di Dollari), oltre gli interessi e le spese legali, all'acquirente di alcuni immobili poiché il venditore Mizin non aveva registrato la transazione presso il Dubai Land Department entro 60 giorni dalla firma del contratto, avvenuta l'8 aprile 2008.
Il Giudice ha affermato che ogni trasferimento di proprietà od ogni altra transazione relativa ad un immobile – sia esso già esistente o ancora in corso di costruzione - deve essere registrata presso gli appositi registri tenuti dal Land Department ed in mancanza di tale registrazione la transazione è invalida e priva di effetto, con la conseguenza che il venditore è tenuto a restituire i soldi ricevuti dal compratore.
La sentenza fa esplicito richiamo alla legge n. 13 del 2008 che prevede che tutte le transazioni immobiliari, comprese quelle relative ad unità vendute "off-plan", debbano essere registrate presso il Land Department.
Al momento dell'entrata in vigore della legge era stato dato ai costruttori un periodo di grazia di 60 giorni per registrare le transazioni effettuate in precedenza e tale termine non era stato rispettato da Mizin.
I primi commentatori della sentenza hanno sottolineato come l'interpretazione letterale data dal Giudice alla legge induca a ritenere che la tendenza del Tribunale sia quella di proteggere gli investitori piuttosto che i costruttori.
La sentenza è stata impugnata dal costruttore e sebbene possa quindi essere riformata in sede di appello, rappresenterà uno stimolo ad agire per tutti quegli acquirenti che attendevano di conoscere gli orientamenti dei giudici di Dubai prima di dare inizio ad azioni legali volte a recuperare i soldi investiti in progetti che sono in ritardo, che non sono mai partiti od che addirittura sono stati cancellati (fonte www.business24-7.ae).

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